Gli spazi espositivi, suddivisi su tre piani, sono dedicati alla conservazione e all’esposizione al pubblico della ragguardevole Pinacoteca e di una selezione di opere grafiche. Al primo piano sono esposte le opere grafiche e i dipinti dal Seicento all’Ottocento; al secondo piano trovano spazio le opere del Novecento e la Donazione Cuccio Alesi Cartaino; al piano terra due sale sono dedicate alla Donazione Rizzo Amorello.
Pinacoteca
Tre sono i nuclei che costituiscono la collezione. La sezione della Pittura Antica novera al suo interno i protagonisti dell’arte luministica barocca dai primi anni del Seicento sino alla fine del secolo successivo: Bernardo Strozzi, Mattia Preti, Luca Giordano, Salvator Rosa e Francesco Solimena. L’ Ottocento che, partendo dalle vedute panoramiche realizzate ancora nel segno del Grand Tour, segue lo sviluppo delle tematiche legate al paesaggio e le poetiche del realismo naturalistico attraverso i loro maggiori interpreti, siciliani in particolare: da Francesco Lojacono ad Antonino Leto, Michele Catti ed Ettore De Maria Bergler, ambasciatore in Europa del felice momento che Palermo vive a cavallo tra i due secoli; la pittura del Novecento, che offre la possibilità di addentrarsi nella situazione culturale dell’epoca, segnata da profonde contraddizioni e forti contrasti, attraverso le testimonianze siciliane e le variegate presenze nazionali: da Aleardo Terzi a Camillo Innocenti; Mario Sironi, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Carlo Carrà, Arturo Tosi, Ugo Attardi, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Armando Pizzinato e Corrado Cagli.
La necessità di creare uno spazio dinamico e di rendere accessibile il cospicuo patrimonio pittorico della Fondazione ha suggerito la realizzazione, lungo il percorso espositivo, di vetrine-archivio dove collocare, su diversi livelli, opere che completano la lettura di un autore o di un determinato periodo o che propongono confronti con dipinti di altri artisti.
Donazioni
LA DONAZIONE DE MARIA BERGLER, 1990
Un nucleo di straordinaria importanza all’interno delle collezioni della Fondazione è costituito dalla donazione delle ventuno opere di Ettore De Maria Bergler, voluta dagli eredi dell’artista. Comprende dipinti di varie dimensioni, da ricollegare a studi e ricerche sugli effetti della luce en plein air, e ritratti, che occupano un posto di rilievo nella produzione dell’artista.
LA DONAZIONE MICHELE DIXITDOMINO, 1990 E 2001
La donazione delle trentasei opere di Michele Dixitdomino, voluta dallo stesso Autore, ha arricchito la collezione della Fondazione di un significativo sguardo sulla produzione pittorica palermitana realizzata tra la metà degli anni Venti e la fine degli anni Quaranta dall’allievo di Ettore De Maria Bergler.
LA DONAZIONE RIZZO AMORELLO, 2001
Acquisita a seguito della donazione da parte della figlia dell’artista, Alba Rizzo Amorello, la raccolta delle opere di Pippo Rizzo documenta l’attività di uno tra i più geniali protagonisti delle arti figurative del Novecento e comprende dipinti, oggetti e tessuti, ripercorrendo i diversi momenti della produzione dell’artista.
LA DONAZIONE ALESI CUCCIO CARTAINO, 2008
Grazie alla donazione di quarantaquattro dipinti voluta dalla Signora Angela Alesi Cuccio Cartaino, significativa testimonianza del collezionismo privato a Palermo, il patrimonio pittorico della Fondazione si è arricchito di opere realizzate da artisti affermatisi a livello nazionale tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo successivo. Punto di eccellenza è costituito dalle opere di Giovanni Boldini.
LA DONAZIONE ROMANO LA VECCHIA, 2009
Grazie alla donazione voluta dalla Signora Lina Romano La Vecchia, la Fondazione Sicilia ha acquisito 18 opere realizzate da Giovanni Fattori, uno dei maggiori rappresentanti del movimento dei macchiaioli.
Opere grafiche
La collezione delle opere grafiche della Fondazione Sicilia, formata da circa mille fogli, rappresenta una ricca selezione della produzione grafica, realizzata tra il XVI e il XIX secolo, di carte geografiche e topografiche, vedute di città e monumenti, paesaggi, avvenimenti storici, usi e mestieri locali e feste religiose, che restituisce una straordinaria storia per immagini incentrata, soprattutto, sulla rappresentazione della Sicilia.
Un viaggio che, dalle cinquecentesche rappresentazioni dell’isola dei padri della geografia moderna Ortelio e Mercatore, passando attraverso le carte seicentesche dell’olandese Blaeu e del boemo Hollar, sino ad arrivare a Seutter, uno dei più importanti cartografi del XVIII secolo, vuole ripercorrere l’evoluzione della conoscenza geografica e topografica della Sicilia e delle sue città.